Se sei immerso in un ambiente in cui i
suoni sono al volume giusto, la tua creatività aumenta e tu sei più propenso
ad acquistare prodotti high-tech e innovativi. Lo dice questo studio pubblicato sul Journal of Consumer
Research.
"I
suoni riprodotti a un volume di circa 70 dB, aumentano la creatività rispetto ai
suoni con un volume troppo alto (85 dB) o troppo basso (50dB) ” sostiene Ravi
Mehta, dell’ Università dell’Illinois. "Ad esempio un brusio di sottofondo porta a un grado moderato di distrazione che
incoraggia i consumatori a pensare a un livello più alto, astratto, fuori dagli
schemi”, continua Mehta.
Gli
autori dello studio hanno creato un mix di suoni ambientali contenente il
brusio di sottofondo di un bar, i rumori di una strada trafficata e quelli di
un cantiere in costruzione, e li hanno superimposti digitalmente creando una
traccia audio che è stata fatta, poi, ascoltare in cuffia ai partecipanti allo
studio.
Quando
è stato loro chiesto di scegliere tra vari prodotti quelli che desideravano
acquistare di più, i partecipanti che avevano
ascoltato in cuffia i suoni a volume
moderato erano più creativi e sceglievano prodotti con caratteristiche più innovative e
high-tech.
Ma
cosa succede nel cervello quando si esplorano le vetrine o il negozio e si
ascolta musica?
Il
piacere di assecondare il ritmo della musica, magari tamburellando con le dita
o muovendo il corpo (in inglese “Rhythmic entrainment”) può spiegare perché il cervello trova irresistibile
lo shopping con musica ritmata in sottofondo.
In questo studio appena pubblicato di Risonanza
Magnetica Funzionale i ricercatori hanno
chiesto a un gruppo di volontari di prestare attenzione e premere un tasto in
risposta ad alcuni stimoli su uno schermo
presentati a ritmo (o fuori-tempo) con una
musica di pianoforte in sottofondo.
Quando gli
stimoli venivano presentati a tempo con
la musica, le risposte erano più veloci e l’attenzione dei volontari era
massima, e attivava le aree del lobulo parietale superiore, della corteccia del
cingolo anteriore e della corteccia prefrontale dorso laterale (aree coinvolte
nell’aumento dell’ attenzione).
Anche il nucelo
caudato, una regione dei gangli della base, era attivato. Questa parte del
cervello si attiva in risposta all’eccitamento e alla sensazione di
gratificazione trasmessa dalla musica.
Cioè è come se il cervello presta più
attenzione e prova più piacere quando uno stimolo ci è presentato a tempo con la
musica, piuttosto che senza accompagnamento musicale.
Il
che spiega forse perché è cosi
gratificante percorrere le corsie del supermercato tenendo il ritmo della
canzone in sottofondo o canticchiandola. Almeno, ad alcuni di noi succede.
Ma
noi siamo di parte. Forse perché compreremmo qualsiasi cosa se ci accoppiassero
insieme un bel pezzo di Nina Simone, tipo questo https://www.youtube.com/watch?v=OfJRX-8SXOs
E
voi? Vi capita di provare piacere nel
fare shopping a tempo di musica?
(*) Da
Max Gazzé "Una musica puo' fare"
Nessun commento:
Posta un commento